Rottamazione cartelle: che cosa si intende e quali sono le novità in materia
Il Governo Draghi ha a disposizione circa quindici giorni per decidere cosa fare in merito alla pace fiscale e alla rottamazione delle cartelle esattoriali. Per ora la scadenza per il pagamento delle rate rimane il 1 marzo 2021. È inutile dire che si tratta di una scadenza di rilevanza importante visto che riguarda tutte le somme dovute per l’anno 2020, un anno catastrofico dal punto di vista economico per gli italiani.
Sarebbe sicuramente auspicabile una proroga della suddetta scadenza, magari con l’entrata in vigore del cosiddetto decreto Ristori 5. Ovviamente la decisione, vista la nuova formazione dell’esecutivo, spetterà al vertice del dicastero dell’economia e delle finanze ovvero Daniele Franca.
Rottamazione cartelle: come funziona
La rottamazione delle cartelle concerne i cosiddetti debiti iscritti a ruolo, ovvero quei debiti che non sono stati estinti dal soggetto debitore e per i quali il creditore si è rivolto all’Agenzie delle Entrate e Riscossione per poterli riscuotere materialmente.
È bene precisare però che sono suscettibili di essere rottamati solo ed esclusivamente i debiti per i quali l’Agenzia abbia inviato una specifica cartella di pagamento (o esattoriale che dir si voglia).
Non rientrano nell’alveo della rottamazione quindi a somme concernenti crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei Conti, recuperi di aiuti di Stato considerati illegittimi dall’Ue, multe o ammende e sanzioni pecuniarie dovute a causa di sentenze penali di condanna, sanzioni diverse da quelle comminate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi concernenti i contributi dovuti agli enti previdenziali.
Rottamazione cartelle: in cosa consiste e cosa si paga
In parole povere la rottamazione delle cartelle esattoriali consiste nella estinzione dei debiti iscritti a ruolo da parte dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione senza dover pagare nessuna sanzione o particolari interessi di mora. L’aspetto particolare è che è data la possibilità al debitore di effettuare una dilazione dell’importo dovuto.
La rottamazione delle cartelle non copre le cosiddette somme aggiuntive ovvero gli interessi da ritardata iscrizione a ruolo, spese della notifica della cartella, spese per le procedure esecutive e le somme maturate a titolo di aggio.
Per quanto concerne le sanzioni stradali, il debitore è tenuto a pagare la base della multa nonché l’aggio della riscossione (ed eventuali spese di esecuzione e della notifica della cartella esattoriale).
Come richiedere la rottamazione cartelle
Per poter richiedere la rottamazione delle cartelle esattoriali, il contribuente debitore è tenuto a presentare precisa richiesta di adesione alla sanatoria entro e non oltre i novanta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle norme che espressamente la prevedono. Ovviamente per presentare la domanda è necessario compilare l’apposito modulo che Equitalia mette a disposizione sul proprio sito ufficiale.
In genere è possibile scegliere se pagare l’intera somma in un’unica soluzione oppure richiedere la dilazione della stessa. Dopo aver inviato la richiesta di rottamazione, Equitalia è tenuta a comunicare agli istanti (entro e non oltre 180 giorni dall’entrata in vigore della procedura) l’ammontare preciso delle somme dovute nonché tutti i dettagli concernenti le singole rate.
Rottamazione cartelle: quando scade
L’articolo 4 del decreto Ristori quater ha ufficialmente posticipato il termine di versamento delle rate concernenti la cosiddetta pace fiscale, dal 10 Dicembre 2020 fino il 1 Marzo 2021.
Questo significa che la proroga concerne le rate inerenti alla rottamazione ter (anche per i contribuenti che vi abbiano eventualmente aderito tardivamente).
È bene precisare che per effettuare il pagamento delle cartelle (entro i termini prorogati) è possibile utilizzare i bollettini allegati alla “Comunicazione delle somme dovute” o comunque scaricabili sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.
Rottamazione bis cartelle
La rottamazione bis, diversamente dalla prima, interessa molti contribuenti, questo perché la rottamazione in questione riguarda:
- I carichi affidati all’Agenzia delle Entrate dal 1 gennaio fino a Settembre 2017;
- Quelli affidati dal 2000 fino al 2016;
- Quelli già ricompresi in specifici piani di dilazione in corso il 24 ottobre 2016, per i quali il debitore non è stato ammesso alla definizione agevolata a causa dell’inadempienza delle rate.
Per i ruoli compresi dal 1 gennaio fino al 30 luglio 2017, il contribuente debitore interessato alla rottamazione, doveva manifestare all’agente di riscossione la volontà di aderire. La dichiarazione in questione doveva essere inviata entro e non oltre il 15 maggio 2018. Per la rottamazione bis il legislatore ha stabilito un massimo di cinque rate.
Rottamazione cartelle Ter
La cosiddetta Definizione agevolata dei carichi affidati all’agente di riscossione, meglio conosciuta come rottamazione ter, va a sostituire la rottamazione bis. Oggetto di questa rottamazione sono le cartelle esattoriali affidate ad Equitalia dal 1 Gennaio 2000 fino al 31 dicembre 2017.
I debitori per aderire alla stessa dovevano manifestare la propria volontà entro e non oltre il 30 Aprile 2019mediante apposita dichiarazione.
I debitori potevano scegliere di pagare in un’unica soluzione (entro il 31 luglio 2019, successivamente prorogato al 30 novembre stesso anno) oppure pagare diciotto rate consecutive. Chi ha deciso di optare per questa modalità di pagamento, ha dovuto sborsare circa il 2% di interessi.
Rottamazione cartelle quater
Tra circa quindici giorni ripartirà ufficialmente l’attività dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione, a meno che la tanto discussa pace fiscale 2021 (inizialmente prevista nel decreto ristori 5, poi venuto meno a causa della crisi di governo) non venga attuata dall’attuale premier Mario Draghi. In questi giorni l’esecutivo è al lavoro del nuovo testo del decreto ristori 5, una importante manovra fiscale di ben 32 miliardi il cui scopo è quello di aiutare gli italiani sempre più in crisi a causa del Covid-19.
A breve quindi sarà possibile leggere le novità concernenti la rottamazione quater che consentirà di ridurre il carico pendente dei contribuenti, mediante li pagamento agevolato delle imposte dovute senza corrispondere interessi in merito alle cartelle esattoriali notificate entro e non oltre il 2019.
Il pagamento sarà frazionato in 72 rate pagabili entro sei anni e con importi non superiori ad euro 100.
Avvocato per rottamazione cartelle: a chi rivolgersi
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