Condono fiscale: novità e aggiornamenti in materia
Indicazioni:
I condoni fiscali sono strumenti mediante i quali il legislatore cerca di aiutare la situazione economica dei contribuenti. Negli anni sono stati svariati i condoni posti in essere per agevolare i contribuenti intenzionati a risolvere le pendenze tributarie.
In genere i condoni possono essere applicati per definire il proprio rapporto tributario con l’ufficio impositore o per concludere una vertenza di carattere fiscale. Questo strumento però cela dei rischi importanti, in molti infatti sottolineano che i condoni fiscali possono determinare un effetto ben preciso ovvero aumentare il fenomeno dell’evasione fiscale.
Prima di analizzare le caratteristiche e le peculiarità del condono è necessario distinguere i condoni che riguardano i cosiddetti reati fiscali, e il condono tombale. I primi infatti concernono determinati tipi di reati e pongono nel nulla la pena pecuniaria che avrebbero dovuto corrispondere i contribuenti, il secondo invece determina la sanatoria definitiva della posizione economica del contribuente.
Dal punto di vista storico, il condono veniva considerato alla stregua di un atto di clemenza che aveva come scopo quello di estinguere determinate pene fiscali. Oggigiorno invece è un vero e proprio strumento di politica fiscale.
Condono fiscale: che cosa si intende
Il linea generale è sicuramente possibile affermare che il condono fiscale permette ai contribuenti di regolarizzare definitivamente la loro posizione nei confronti del fisco. Ovviamente non si tratta di un provvedimento ordinario, si tratta invece di un provvedimento con natura straordinaria che persegue diverse finalità a seconda del contesto storico.
In parole povere, mediante il condono fiscale i contribuenti che hanno contratto dei debiti di natura tributaria, possono avvalersi della facoltà di sanare i propri debiti secondo le disposizioni previste dalla legge.
Si pensi ad esempio alla rottamazione delle cartelle Equitalia effettuata mediante il D.l 193/2016 che ha permesso a tutti i contribuenti interessati di pagare il proprio debito senza dover corrispondere sanzioni o interessi di mora.
Condono fiscale: come funziona
Per poter usufruire dei vantaggi fiscali derivanti dal condono, è necessario presentare un’apposita dichiarazione presso gli uffici competenti.
Nel condono del 2019 infatti, era necessario presentare la dichiarazione integrativa speciale entro e non oltre il 31 maggio. Con la suddetta dichiarazione era possibile estinguere definitivamente i debiti verso il fisco.
La pace fiscale del 2019 inoltre prevedeva anche la rottamazione ter, ovvero la possibilità di pagare i propri debiti al netto degli interessi e delle sanzioni, e la possibilità di effettuare lo stralcio totale di tutte le cartelle esattoriali con importo non superiore ad euro mille.
Quindi per sapere i termini entro i quali è necessario presentare la domanda volta ad ottenere i benefici del condono, è necessario leggere attentamente la normativa che di volta in volta lo disciplina.
Condono fiscale proroga
Il destino delle cartelle esattoriali nel nostro paese sono ad una sorta di bivio, dopo la proroga fino al 1 Marzo 2021 si dibatte sulla sorte delle cartelle esattoriali sospese nel periodo di quarantena causato dal Covid-19.
L’argomento “scadenze fiscali” è sicuramente quello che, almeno per ora, interessa milioni di italiani, stremati dalla crisi economica che silente serpeggia da mesi sulla penisola.
In virtù della proroga sopra richiamata, è possibile ancora usufruire della definizione agevolata (meglio conosciuta come rottamazione ter) e il saldo e stralcio partiti ormai da due anni e pagare in modo agevolato i debiti entro il 1 marzo, a patto però che entro e non oltre la suddetta rata, venga versato l’intero importo e che le rate relative all’anno 2019 siano in regola.
Condono fiscale e pace fiscale: che differenza c’è
Molto spesso si sente parlare di pace fiscale e di condono fiscale, ma sono realmente due cose diverse? Il dubbio è nato dall’utilizzo, talvolta improprio, fatto dai giornalisti o dagli stessi politici. Uno dei primi documenti che ha fatto cenno alla “pace fiscale” è stato l’accordo di governo concluso tra MoVimento e Lega.
Dalla lettura del documento citato, è possibile comprendere che gli elementi che caratterizzano la cosiddetta pace fiscale (uno degli obiettivi del contratto di governo) sono sostanzialmente due: estinzione del debito in caso di situazioni eccezionali, finalità non condonistica. Tuttavia, molti economisti hanno sottolineato che ciò che è contenuto nel documento citato è un vero e proprio condono. Anche la Treccani afferma che il condono è un provvedimento legislativo che prevede un’amnistia fiscale il cui scopo è quello di agevolare i contribuenti. Nella comunità scientifica il condono viene definito come l’opportunità riconosciuta ai contribuenti di saldare un debito con il fisco.
Condono fiscale e saldo e stralcio: differenze
Sono notevoli le differenze che intercorrono tra il condono fiscale e il saldo e stralcio, il condono infatti è un provvedimento normativo che ha come oggetto, almeno principalmente, le tasse e le imposte. Detto in parole povere, il condono sana comportamenti irregolari o illeciti posti in essere dai contribuenti e riguarda in genere l’errata (o inesistente) redazione della dichiarazione dei redditi.
Quando il condono fiscale sana per intero (e in via definitiva) la posizione del contribuente assume il nome di “condono tombale”. Diversamente invece, saldo e stralcio delle cartelle esattoriali permettono di pagare solo una determinata percentuale della somma dovuta, al netto delle sanzioni e di eventuali interessi.
La percentuale da pagare varia a seconda del reddito risultante dall’ISEE del nucleo familiare del contribuente. Il 16% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi per chi ha un isee fino a 8.500 euro, il 20% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi per chi ha un isee fino a 12.500 euro ed il 35% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi per chi ha un isee fino a 20.000 euro.
L’importo stralciato inoltre può essere pagato o in un’unica soluzione o con dilazione con massimo di 5 rate.
Condono fiscale: a chi rivolgersi
Se hai problemi fiscali è sempre bene mettersi nelle mani di veri e propri professionisti.
In questi casi il tempismo è tutto, il rischio infatti è quello di peggiorare la propria situazione.
Avvocati tributaristi mette a disposizione un network di avvocati specializzati nel settore tributario che possono aiutarti a trovare una soluzione per ogni eventualità